Dino Manca is Professor of Philology of Italian Literature at the University of Sassari, where he also teaches Italian Linguistics and Sardinian Literature and Philology. He is a member of the Association of Italian Philologists and the National Association of Poets and Writers in Dialect. He directs the “Philology of Italian Literature” series, belongs to the Commission for the National Edition of the Collected Works of Grazia Deledda, and is Curator of the new National Edition of the Works of Luigi Pirandello. In 2020 he received the Grazia Deledda National Literary Award.
Professor Manca serves as Sardinian Language and Culture delegate to the President of the University of Sassari and performs the same function for the curriculum of the Laurea Magistrale in Literature. He is a member of the scientific committee of ISRE and the Sardinian Writers Manuscript Collection at the University of Sassari, President of the Ozieri Prize in Sardinian Literature, and President of the “Deledda Studies” Commission for the National Literary Award. He coordinates the scientific committee of ISRE for the 150th Anniversary Celebrations for Grazia Deledda. His research focuses on the relations between philology, linguistics, and literary criticism, with particular attention to editorial and authorial philology
Among other projects, he curated the first critical editions of the works of Grazie Deledda (Il ritorno del figlio, L’edera, Cosima, Elias Portolu, Annalena Bilsini, Le due giustizie), as well as of Giuseppe Dessì (Tra le carte di Michele Boschino), Salvatore Farina (Carteggio Farina-De Gubernatis), Pompeo Calvia (Quiteria), and Antonio Cano (Sa Vitta et sa Morte, et Passione de sanctu Gavini, Prothu et Januariu). He studies Sardinian literary communications and textual, linguistic, and literary theory. He has published critical analyses of the work of Vasco Pratolini, Corrado Alvaro, Salvatore Farina, Giuseppe Dessì, Salvatore and Sebastiano Satta, Antonio Cano, Gerolamo Araolla, Pompeo Calvia, Francesco Cucca, Gavino Ledda, Sergio Atzeni, Publio Dui, Giulio Angioni, and Marcello Fois.
Dino Manca è professore di Filologia della letteratura italiana all’Università degli Studi di Sassari, dove insegna anche Linguistica italiana e Letteratura e filologia in Sardegna. È socio della Società dei Filologi italiani, dell’Associazione degli Italianisti e dell’Associazione nazionale poeti e scrittori dialettali. Dirige la collana «Filologia della letteratura degli Italiani», fa parte della Commissione per L’Edizione Nazionale dell’Opera Omnia di Grazia Deledda e partecipa ai lavori, in qualità di curatore, della nuova Edizione Nazionale delle Opere di Luigi Pirandello. Il 28 dicembre 2020 ha vinto il Premio Letterario Nazionale «Grazia Deledda.
È delegato del Rettore dell’Università degli Studi di Sassari in materia di Lingue e culture della Sardegna e referente scientifico nella stessa materia del curriculum della laurea magistrale in Lettere. È membro del comitato scientifico dell'ISRE e del «Fondo autografi autori sardi» dell’Università di Sassari. È presidente del «Premio Ozieri» di letteratura sarda e presidente della commissione «Studi deleddiani» del Premio Letterario Nazionale. È coordinatore del comitato scientifico dell’ISRE per le celebrazioni di «Grazia Deledda a 150 anni dalla nascita». La sua attività di ricerca ha riguardato più specificatamente il rapporto tra filologia, linguistica e critica letteraria, con particolare attenzione rivolta alla filologia redazionale e d’autore.
Ha curato, tra le altre cose, le prime edizioni critiche delle opere di Grazia Deledda (Il ritorno del figlio, L’edera, Cosima, Elias Portolu, Annalena Bilsini, Le due giustizie), Giuseppe Dessì (Tra le carte di Michele Boschino), Salvatore Farina (Carteggio Farina-De Gubernatis), Pompeo Calvia (Quiteria) e Antonio Cano (Sa Vitta et sa Morte, et Passione de sanctu Gavini, Prothu et Januariu). Ha svolto studi sulla comunicazione letteraria dei sardi e sulle questioni relative alla teoria ecdotica, linguistica e letteraria. Sempre tra filologia e critica ha scritto sulle opere di Vasco Pratolini e Corrado Alvaro, Salvatore Farina e Giuseppe Dessì, Salvatore e Sebastiano Satta, Antonio Cano e Gerolamo Araolla, Pompeo Calvia e Francesco Cucca, Gavino Ledda, Sergio Atzeni, Publio Dui, Giulio Angioni e Marcello Fois.